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Mauro
Basile

Pittura

Ceramica

Scultura

Sono nato il 31 maggio 1980 nella città della ceramica di "Grottaglie", nel sud dell'Italia, nella meravigliosa regione meridionale della Puglia.

Sono la terza generazione di una famiglia di tradizione ceramica, con nonni e bisnonni dedicati alla ceramica e alla decorazione in maiolica.

Da bambino frequentavo la bottega di Leonardo, soprannominato Puparieuddu, un ceramista di straordinaria precisione che riconosco ora dopo tanti anni. Nella stessa bottega lavorava anche il nonno Ugo Basile, padre del tradizionale decoro del "Gallo" del mio paese, uno dei pennelli più abili nella storia della ceramica della città.

Era un mondo immenso di maestri, e da bambino provavo ammirazione per loro.

 

Gli insegnanti della scuola media vedevano in me delle capacità nel disegno, forse perché ne vedevano poche nelle altre materie. Così, quasi per destino, la scelta della scuola superiore fu l'Istituto Statale d'Arte, con indirizzo ceramica, quasi per inerzia. A 16 anni frequentare la scuola d'arte era quasi un obbligo per me, per il peso della tradizione familiare.

Ho conosciuto Paolo Follia, un compagno di classe e grande pittore a cui sarò sempre grato, con lui ho scoperto la grandezza della pittura... e così la pittura non è più stata solo una questione familiare, è diventata una vocazione.

Ricordo interi pomeriggi a dipingere, tutti e due, e a registrare audio cassette con le storie di noi che diventavamo grandi artisti.

 

Mi sono diplomata e ho scelto per il mio futuro una carriera semplice: l'arte, iscrivendomi all'Accademia di Belle Arti di Lecce, città rinomata per il suo barocco e soprannominata la Firenze del Sud.
Ho iniziato a studiare pittura con il professor Luigi Spanó, un pittore eccezionale che mi ha lasciato un insegnamento profondo a livello umano, sia come insegnante che come persona.

 

Nell'ottobre 2005 mi sono trasferita a Barcellona, aprendo un nuovo percorso verso la grande città cosmopolita. Dopo alcune esperienze in gallerie come il Carré d'artistes, lavori come ritrattista, sono sopravvissuto alcuni anni come cameriere in un hotel, il percorso di un pittore ha i suoi colpi di scena.

Sentendo che il mio periodo catalano era finito, ho iniziato una nuova avventura in Andalusia, dove ho scoperto la tradizione secolare della ceramica nazarì, l'ultima dinastia del regno di Granada.
Nella città dell'Alhambra decisi di dedicarmi alla pittura.

Per caso ho trovato un laboratorio di ceramica nel quartiere bohémien di Sacromonte, abitato da gitani puri e come per dono universale ho iniziato a sperimentare le sensazioni della mia infanzia, utilizzando un materiale a me familiare, l'argilla.

 

Grazie a una fiera dell'artigianato in una piccola città di Cadice chiamata Zahara de los Atunes, nota per la sua millenaria pesca del tonno. Decido di aprire uno spazio per il pubblico con un marchio dalla propria identità, Me piace. L'avventura inizia quindi con la tonnara, giocando e creando con il protagonista, Il Tonno. Nascono produzioni di dipinti e illustrazioni su legno, tela e carta. La superficie tessile si aggiunge come ispirazione, un nuovo mezzo dove posso esprimere le mie idee in modo più grafico, utilizzando la tecnica della serigrafia manuale.

 

Dopo diversi anni e in parallelo, una svolta a livello creativo, nel 2016 apro il mio negozio-studio "Sotto Scala". Emozioni e idee prendono forma e diventano realtà. Le mie mani si fondono con l'argilla che era qui per restare.

Compro il forno, dopo una profonda riflessione e diversi tentativi nel laboratorio del nonno, dove ogni inverno preparavo i pezzi in Italia per esporli nella stagione estiva nel negozio di Zahara.

Il negozio-studio diventa laboratorio e atelier espositivo e con esso una nuova porta, la terza dimensione, la scultura, concentrando il mio lavoro in uno spazio vitale che evolve, concepisce e lavora.

 

Con il passare del tempo è iniziata una ricerca che va oltre la pittura, dove ho sentito la necessità di sperimentare altri materiali, di recuperare oggetti e dare loro un significato artistico e decorativo, il legno dei naufragi africani che arrivavano sulle coste di Zahara, una musa ispiratrice per me.

 

Oggi utilizzo diversi tipi di supporti, forme e dimensioni in argilla, terracotta, legno, carta e tessuti. Lavoro con ingobbi, smalti a bassa e alta temperatura, lustri ceramici, olio e acrilici.

 

Concepisco la creazione dell'insieme come trasformazione della forma unica, metto a disposizione le mie conoscenze, le mie mani, la mia anima e il mio umorismo al servizio dell'espressione artistica.

 

 

 

 

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